Descrizione
La musica è un potente strumento per l’espressione di emozioni in “USCITA” ma è anche uno strumento altrettanto importante in “ENTRATA”, ovvero quale supporto e ausilio nella riabilitazione generale del portatore di uno o più deficit.
Si sono definiti tre ambiti di ricerca in campo musicoterapeutico:
a) l’elemento musicale come fonte di piacere e gratificazione
b) il suono come strumento di comunicazione
c) il ruolo dell’esperienza sonoro-musicale nello sviluppo della personalità.
Ma se è importante saper ascoltare è altrettanto importante passare al saper produrre: da musica a movimento e da movimento a musica. Serve FANTASIA e il GUSTO DEL CREARE A SITUAZIONE a breve e/o a lungo termine una melodia che associ parole, musica e, perché no, movimento (esempio: melodia/musica – parole/testo – gesti/movimento per creare o per rinforzo).
Sulla base di questi concetti generali e su quello che la musica è di valore troppo elevato per non far parte anche di un progetto ri-abilitativo, ludico, sociale, che passa per una serie di processi al fine di raggiungere un obiettivo di autonomia.
La musica può essere utilizzata con portatori di deficit come mezzo e come stimolo per la crescita personale e lo sviluppo a tutti i livelli: fisico, intellettuale, emotivo, sociale. Essa può facilitare la socializzazione e la comunicazione, accrescere l’autostima e la considerazione di sé, far provare soddisfazione e benessere, facilitare l’apprendimento. La musica, inoltre, può produrre la liberazione di emozioni troppo a lungo represse: può essere utilizzata anche con gli anziani che presentano problemi di depressione, aiutandoli ad accettare il proprio processo di invecchiamento e ad elaborare un lutto.
In particolare, la musica può essere usata con le seguenti funzioni:
1) movimento e rilassamento: la musica è uno stimolo fisico che aiuta il rilassamento e la distensione muscolare ed il movimento di arti colpiti; essa motiva la motricità e costituisce un supporto ed una spinta per la mobilizzazione attiva;
2) socializzazione: la musica, come attività sociale, agisce sul piano della prevenzione, facilita la comunicazione, consente l’integrazione nel gruppo, la partecipazione e lo stabilirsi di legami interpersonali, il rinforzo dell’identità del singolo, l’emergere di sentimenti positivi originati dalla sensazione di appartenenza;
3) ricreazione (aspetto ludico): la musica può essere fonte di godimento, di gioia e di divertimento spontaneo; essa dà un piacere momentaneo che non richiede sforzo di apprendimento né implica preparazione;
4) gratificazione (aspetto animativo): l’influenza di un “clima” musicale incoraggia visibilmente l’attività generale, l’espressività e la creatività, aumentando la considerazione di se stessi e l’autostima;
5) aiuto alla memoria (terapia della reminiscenza): la musica fa rivivere i momenti del passato, rende presenti situazioni connotate in senso emotivo, soprattutto i periodi felici della vita e aiuta a ristrutturare la nozione del tempo; attraverso l’uso di canzoni e musiche accettate e riconosciute si stimolano i ricordi e le associazioni;
6) apprendimento: la musica facilita l’apprendimento secondo due modalità principali: a) il riapprendimento di una destrezza perduta o menomata in seguito a malattie o traumi; b) l’apprendimento di nuove competenze per compensare quelle perdute o menomata;
7) contatto con la realtà: la musica aiuta a stabilire e mantenere durante gli incontri brevi momenti di contatto con la realtà; la scansione settimanale degli incontri, ad esempio, aiuta a ristrutturare e riorientare la sensazione del tempo;
8) sostegno e rinforzo psicologico: la musica dà sollievo alla propria ansia e consente di allentare l’attenzione su se stesso e i suoi disturbi, allontanando pensieri negativi e atteggiamenti di compatimento;
9) proiezione (liberazione di emozioni e di tensioni psichiche): la musica può essere un mezzo proiettivo che stimola le libere associazioni e produce la liberazione delle emozioni e dei contenuti inconsci, aiutando l’espressione e la canalizzazione delle pulsioni interne disturbanti; la musica può essere uno strumento proiettivo di induzione e di suggestione, finalizzato ad un cambiamento terapeutico (soprattutto in un contesto di psicoterapia).
Destinatari:
Bambini, adolescenti, adulti e anziani con problematiche comportamentali e da deficit diversi, motori, psichici e sensoriali.